EMPLOYER BRANDING: 3 consigli fondamentali per stabilire una strategia di Employer Branding

EMPLOYER BRANDING: 3 consigli fondamentali per stabilire una strategia di Employer Branding

Il primo passo per costruire un Employer Brand efficace e affidabile è quello di identificare un preciso “spazio” nella mente dei candidati-target.

Come in ogni strategia di posizionamento, la prima domanda a cui rispondere è “Chi sono? Che cosa distingue la mia offerta dal resto del mercato? vale a dire cosa posso plausibilmente promettere a chi cerca lavoro?” Avere chiaro i valori della società e ciò che i candidati-target cercano è fondamentale in questa fase del processo. Altro punto fondamentale è conoscere le loro abitudini, le loro caratteristiche ed identificare una strategia per comunicare il proprio brand come employer che tenga conto di chi è davvero il candidato-target. Se il core business dell’azienda risulta altamente innovativo o IT, principalmente si avrà bisogno bisogno di attrarre sviluppatori di talento e programmatori. Tuttavia, si ha bisogno anche di altre figure come marketing o responsabili vendite. Pertanto, il problema è trovare un punto comune nella mente dei diversi profili che la vostra azienda ha bisogno di attrarre.

Quindi, la domanda sorge spontanea: in che modo si può raggiungere questo obiettivo? La chiarezza nella comunicazione dei valori aziendali e della cultura può dimostrarsi un contenuto interessante e più trasversale a diverse figure professionali rispetto al core business. In questo modo un grafico come un PHP developer può davvero capire come integrarsi e come interagire con le figure aziendali complementari e immaginarsi un futuro a lungo termine nell’organizzazione. Dal momento che questo approccio è slegato dal core business, è replicabile in ogni settore e ad ogni profilo, vale a dire, a prescindere dal numero di dipendenti o lo spettro della focalizzazione del business.

Al giorno d’oggi, i social network ed internet in generale, consentono una comunicazione personale tra chi cerca lavoro ed i dipendenti attuali dell’azienda. Fare promesse che non hanno una traduzione pratica diminuisce la motivazione e di aumenta la diffidenza verso l’azienda dall’interno. Ciò si riflette sulla reputazione al di fuori della società come Employer. Data la facilità con cui si riescono a reperire tali informazioni sul web, bisogna sempre curare questo aspetto.

Riassumendo, i pillars da tenere presente sono: essere chiari, essere sinceri, facilitare l’employee advocacy.

Questi sono alcuni dei motivi per cui abbiamo deciso di inserire nelle pagine delle nostre aziende una sezione dedicata ai team. In questo modo, chi cerca lavoro può vedere con chi potrebbe lavorare in azienda e, attraverso i social network come Linkedin e Twitter, può anche iniziare a “conoscerli”, aumentando così il raggio di azione di una buona strategia di employer branding.

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